La Parola a Daniela

DSA, è un argomento così ampio e delicato. Cosa può saperne una studentessa di Visual Design?! Nulla, forse. O tutto. Nah, impossibile.

La mia conoscenza sull’argomento, seppur limitata, è voluta e cercata. L’esperienza con Pietruzzotanta curiosità, documentazioni, confronti. Ho osservato molto, mi sono posta tanti “perché” e ho cercato delle risposte.

Ma per parlarne ad altre persone tutto questo non basta, posso scrivere osservazioni personali, più che informazioni.

Invece oggi voglio iniziare a dare delle risposte ad alcuni dubbi. O meglio, mi limito a porre le domande. Una lista, una specie di FAQ sulla dislessia. “(Quasi) tutto ciò che dovresti sapere sui DSA”.

Le prime riguardano il riconoscimento e la diagnosi dei disturbi dell’apprendimento, le risposte sono di 

Due lauree, un bagaglio di esperienze alle spalle.
Sì, è sicuramente più credibile di me.

(Se hai bisogno di una rinfrescata su quali sono i diversi DSA clicca qui).

 


 Si sente sempre più parlare di DSA, è un fenomeno recente o semplicemente in passato non veniva riconosciuto o considerato?

“Il fenomeno DSA non è affatto recente ma esiste da sempre. Più recente semmai è la maggiore attenzione alla questione. Non va confuso però con le difficoltà di apprendimento, che invece riguardano numeri molto maggiori.

Bisogna considerare che, rispetto al passato, oggi abbiamo insegnanti formati in materia che sanno riconoscere precocemente il problema e non si limitano solo a pensare che “passerà” o che sia solo causa di svogliatezza o pigrizia. Più segnalazioni ovviamente determinano più visite specialistiche e diagnosi che quindi lasciano pensare che il fenomeno sia in aumento piuttosto che solo maggiormente riconosciuto, segnalato e diagnosticato rispetto a prima.”

In quale fascia di età vengono diagnosticati i DSA?

“È possibile effettuare diagnosi di Dislessia e Disortografia solo dopo la fine della seconda elementare mentre la Discalculia dopo la fine della terza. Tuttavia sono molti i genitori e gli insegnanti che da prima segnalano evidenti difficoltà di apprendimento. È possibile, in questi casi, effettuare un controllo specialistico per poter eventualmente iniziare un percorso di potenziamento didattico precoce, su consiglio e con monitoraggio dello specialista. 

Questa però non sempre è la realtà. Per esperienza posso raccontare che molti sono i casi di Dsa che ancora alle scuole medie non sono stati diagnosticati.” 

Solitamente i DSA sono riconosciuti dalla famiglia o dagli istituti scolastici?

“Solitamente mi capita di vedere la scuola che, ancora prima della famiglia, segnala la presenza di una qualche difficoltà da indagare. Questo quasi sempre alle elementari dove gli insegnanti, adeguatamente formati, sanno bene individuare certe caratteristiche di apprendimento che sarebbe meglio approfondire. Quando viene poi chiamata la famiglia ci sono casi in cui troviamo i genitori in accordo con la problematica evidenziata e con grande fiducia negli insegnanti iniziano ad approfondire e altri che invece temporeggiano perché faticano ad accettare la presenza di eventuali limiti nei propri figli.”

Chi si occupa di diagnosticare questi disturbi?

“L’Istituto Superiore di Sanità indica che le figure deputate alla diagnosi di DSA sono lo psicologo, il neuropsichiatra infantile o il logopedista. Nel caso di un adulto il neuropsichiatra infantile viene sostituito da uno specialista medico formato”.

 

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